E SE LO LEGGESSIMO TIME?

La maggioranza è entusiasta perché ieri la rivista “Time” ha messo il nostro premier in copertina.

Peccato che nessuno abbia letto l’articolo che non è affatto celebrativo, anzi.

Eppure, “È come De Gasperi!”, ha gridato Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di FdI. “E ora chi lo dice ai nostri disfattisti?”, ha esultato Daniela Santanché.

Tuttavia sul “Time” si legge: “L’agenda politica interna della premier italiana è al passo con la schiera globale di leader autoritari in ascesa: consolidare il potere esecutivo, reprimere i media, esercitare il controllo sul sistema giudiziario, prendere di mira gli immigrati senza documenti e limitare alcune forme di protesta“.

Oppure: “In patria, Meloni ha cercato di ampliare i poteri del Primo Ministro e ha approvato una legge sulla sicurezza che limita alcuni tipi di protesta e ne aumenta le pene per altri. Sta tentando di ‘riformare’ la magistratura attraverso una complessa serie di misure che amplierebbero il controllo del Primo Ministro sui procedimenti giudiziari”.

Ma anche: “Ci sono molti membri del suo partito che covano ancora nostalgia del fascismo.”

Il problema vero è che la maggior parte dei media che hanno dato la notizia non hanno citato il tono dei contenuti. Ed io, che faccio continuamente seminari di aggiornamento dell’Ordine sulla deontologia giornalistica, mi chiedo: dov’è l’Ordine in queste occasioni?