LA SALIS DOVEVA MARCIRE IN UN CARCERE UNGHERESE?

Per un solo voto Ilaria Salis non verrà rispedita in Ungheria. Un solo voto ha fatto la differenza tra 24 anni di carcere per aver “forse” picchiato un neonazista e un processo che si terrà in Italia.

Volendo Salis avrebbe potuto evitare anche il processo in Italia, ma lo ha chiesto espressamente.

A me sembra più che equo e trovo che AVS abbia fatto bene a candidarla per salvarla dall’inferno ungherese. Questo significa avere a cuore la salvaguardia dei nostri connazionali, non lasciare che il rientro in Italia degli italiani della Flottiglia arrestati in acque internazionali e incarcerati illegalmente da Israele sia pagato dalle linee aeree turche.

Ilaria Salis ha rischiato di perdere l’immunità con più di 300 voti dell’estrema destra che ha votato contro di lei, anche quella di casa nostra, quella che ha in parlamento dei pregiudicati, una deputata condannata in via definitiva per peculato e un ministro delle infrastrutture e vicepremier condannato per oltraggio a pubblico ufficiale, per non parlare di un sottosegretario alla giustizia, e ribadisco “giustizia”, condannato in primo grado per diffusione di segreti di stato. Come si dice in questi casi? A sì… due pesi e due misure.