Ieri, Laura Santi, la collega di cinquant’anni che da tanti anni soffriva di sclerosi multipla, ha scelto di smettere di soffrire. Laura poteva muovere ancora la mano destra ed ha potuto compiere quest’ultimo atto personalmente.
Le ultime parole di Laura sono state: “La vita vale, se lo vogliamo. Anche nel dolore più feroce. Ma deve essere chi soffre a scegliere. Io sto per morire. Sento un forte senso di liberazione che non si può spiegare. Non abbiate paura per me. Porterò con me ogni sorriso che mi avete regalato. Vi prego. Ricordatemi.”
Come ha scritto Francesca Mannocchi, amica di Laura, “Ha fatto a tutti noi un regalo enorme, rendendo collettiva una battaglia personale.” Perché oggi, nonostante le pronunce favorevoli di molte corti, ci sono numerose donne e uomini che non possono fare la scelta coraggiosa e sofferta di Laura a causa di legislatori che devono baciare la pantofola di chi crede che solo dio possa decidere della nostra vita. Ma anche se un dio esistesse la scelta sarebbe solo nostra, si chiama libero arbitrio. E comunque anche nella Bibbia si legge che “L’uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a dio, creato libero nel suo arbitrio e potere.”